Norcia nel periodo pre-romano
Norcia fa parte, per le sue antiche origini, di tutte quelle civiltà preromane che, con l’avvento dell’Impero Romano, si sono trovate ad essere o sovrastate o inglobate da Roma. Ovviamente la politica romana era retta da princìpi secondo i quali una civiltà conquistata poteva essere comunque utile, se non necessaria per posizione strategica o ricchezza, a favorire il potere romano. Era in queste circostanze che i governatori preferivano mantenere e, in alcuni casi, potenziare, gli aspetti già esistenti delle terre conquistate. In casi differenti, Roma si trovava di fronte all’inutilità di una terra arida, all’ostilità di un popolo guerriero, alle difficoltà di una posizione scomoda; così, la civiltà conquistata con tutto ciò che essa rappresentava in termini di possedimenti e persone, veniva rasa al suolo per lasciare libero spazio all’espandersi dell’Impero Romano. Del concetto preromano è necessario valutarne due aspetti, uno prettamente cronologico, in quanto il termine sta ad indicare tutti quei popoli nati antecedentemente al 753 a.C., data della fondazione di Roma (fonti dello storico Varrone), ed un aspetto sociale. Le civiltà preromane vengono inquadrate in un concetto di comunità di villaggio, dove è viva e presente una caratterizzazione dei ruoli maschili e femminili, dove l’appartenenza ad un territorio e ad un ceppo linguistico unico sono i pilastri che reggono gli equilibri, dove la guerra è l’arte più amata dagli uomini, sia essa per conquista, per difesa o per razzia. Tanto è vero che ogni anno, quasi come una ricorrenza tradizionale, gli uomini partivano per intraprendere una guerra, lo strumento più diretto per un contatto con i popoli adiacenti. L’economia di una civiltà preromana era, sostanzialmente, un’economia di sussistenza, in cui l’uomo si dedicava all’agricoltura e alla pastorizia e la donna alla tessitura.